lunedì 28 maggio 2012
Per pochi secondi
Ieri si è concluso il Giro d'Italia. Come già scritto, non seguo più il Giro alla tele come una volta, ho visto solo la tappa delle Stelvio. Ryder Hesjedal alla fine ha vinto contro Rodriguez per soli 16". Se si pensa che hanno percorso 3.514 km, oltre 90 ore di gara, perdere per 16" c'è da star male. Ma è andata così. L'esiguo distacco mi ha fatto tornare al 1974, quando il idolo, Eddy Merckx (foto) vinse quel Giro d'Italia per soli 12" sul nostro Giovanbattista Baronchelli. Intanto ci sarebbe da chiedersi perché io tifavo Merckx e non Baronchelli, un italiano: come è noto, al cuor non si comanda, e il mio cuore batteva per il Cannibale. Io comunque quel sabato del 1974, arrivo al Monte Generoso, tappa decisiva per la classifica generale, c'ero. Un caldo torrido, una salita asfissiante, vittoria di Fuentes e la gran fatica di Eddy (che ricordo appesantito, sudato, stravolto negli ultimi chilometri) per mantenere la maglia rosa. C'era un giovanissimo Francesco Moser, e poi Felice Gimondi e il povero Baronchelli, che quella notte non avrà certo dormito.
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