'Era estate, l'anno prima. Giulio era sul balcone. I gomiti s'appoggiavano alla ringhiera. Aveva le braccia piegate. Il sole era caldo, mancava l'aria per l'afa agostana. Aveva fatto caso alla sua pelle: piegata, raggrinzita all'articolazione. Una pelle vecchia. Una pelle da vecchio. Non sarebbe ringiovanita più.'
(Vicolo Canonichetta p 99)
Accettare infine -dopo una lotta inevitabile- i segni del nostro invecchiamento è uno dei tanti segreti per essere, di tanto in tanto, felici.
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