Il Santo Ambrogio di Varese
Dal primo maggio del 1981, trent’anni ormai, sono tornato nella terra dei padri, cioè da Biumo Inferiore sono salito a Sant’Ambrogio Olona, dove è nato e cresciuto mio padre Mario. Mi sono sposato e ho trovato casa nella zona pedemontana eletta decenni fa dai milanesi a luogo di villeggiatura, quando l’epoca era bella e i ricchi sapevano dove edificare ville. Proprio per ‘far comodo’ ai milanesi, la festa patronale di Sant’Ambrogio cadeva allora a ferragosto. Altri tempi. Da anni si è tornati a dar lustro al Santo, riposizionando la festa patronale ai primi di dicembre. E così sarà anche in questo 2011, con l’antipasto domenica 4 dicembre, ore 11.15, Messa solenne presieduta da mons. Franco Buzzi, prefetto della biblioteca ambrosiana: a lui il compito di scandire le frasi di un’omelia con il ricordo del grande Santo Ambrogio. Il 7 dicembre, quando Milano si ferma, Sant’Ambrogio si anima con una Messa alle ore 9 e la Messa vigilare dell’Immacolata alle ore 18. A quell’ora lungo la stretta via Sacro Monte, la piccola piazza del Milite Ignoto, via Baraggia e vie adiacenti strisceranno i vapori odorosi della pasta e fagioli. Da anni il Circolo Cooperativa ‘L’Avvenire’ la regala a chi lo desidera, basta presentarsi con appetito e, volendo, una pentola, se si vuol portare il piatto unico a tutta la famiglia. L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, Messa Solenne alle 11.15, pranzo in oratorio, tombolata alle 20.30 nell’Auditorium. Infine sabato 10 dicembre, ore 21, concerto in chiesa parrocchiale del Coro ‘Sine Nomine’. Ingresso libero.
Quand’ero ragazzo, anni Sessanta, mio padre a ferragosto ci portava alla festa patronale del suo ‘paese’; ricordo soprattutto il cornetto Algida: perché solo quel giorno, una volta l’anno, potevamo leccarlo.
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