Ho visto tanti ciclisti avventurarsi sui tornanti del passo Sella e del passo Pordoi. Sfidare il caldo e il gas di scarico delle auto pur di raggiungere la sommità. Perché? Perché nessuno sport al pari del ciclismo permette al dilettante, all'appassionato di ripercorrere le medesime vie dei campioni, pendii resi famosi dal Giro d'Italia, pendenze esaltate da imprese epiche. E' come poter giocare a San Siro, a Wembley, in altri stadi famosi. Giocare a tennis a Wimbledon o al Foro Italico. Uno si sente un po' Coppi. Si esalta. Si illude. Sogna un po'...che è poi quel che conta.
in foto: la Marmolada alle 7 del mattino, vista dal Passo Sella
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