Stamani niente passeggiata in montagna, causa tempo incerto, e allora salita al Campo dei Fiori in bici. Con la solita tragicomica scena delle silenziose sfide fra attempati ciclisti, che affrontano i nove km di salita. Io mi illudo di osservare la scena con superiore distacco, in realtà ci sono dentro in pieno e non appena vedo una bici davanti a me, nuove energie corroborano le mie gambe, ossigenano i polmoni e via, verso l'avversario da raggiungere. E' tutto un rincorrersi, un superare senza salutare, un ringalluzzirsi per il sorpasso realizzato, un deprimersi quando altri ci superano, trafitti a volte dalla constatazione che sono persino più vecchi di noi. Gli automobilisti che ci superano nemmeno lontanamente immaginano quali corride ciclistiche si svolgano su quell'asfalto pendente. Garette patetiche, eppure capaci di dar sapore a tutta una domenica.
in foto: Carlo Zanzi, in partenza per la cronoscalata Brusimpiano-Ardena di qualche anno fa
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