Come per molte umane cose, anche per il successo è tutto relativo, e alla fine si strappa la felicità solo accontentandosi. Prendiamo gli scrittori. Uno può considerarsi di successo anche se ha successo ed è conosciuto solo nella sua città, un altro invece potrebbe non accontentarsi di essere conosciuto solo in Italia, o solo in Europa, oppure potrebbe non apprezzare di avere successo solo di critica e non di pubblico, un altro di pubblico e non di critica, e quand'anche io avessi successo sia di pubblico che di critica, fossi conosciuto nel mondo, avessi vinto il Premio Nobel per la letteratura, ancora potrei non accontentarmi, al pensiero che qualche critico letterario mi denigra, che mia moglie non apprezza i miei testi...oppure non accontentarmi perché consapevole di poter dare di più ma di non essere in grado di farlo.... Alla fin fine si tratta sempre di zittire il nostro delirio di onnipotenza.
in foto: la Piedmont Brothers Band raccoglie gli applausi
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