Ho letto sul quotidiano La Provincia di domenica 12 giugno un articolo interessante, a firma Laura Botter. E' la storia di Antonello De Giorgio, 52 anni, direttore di banca, giocatore-allenatore di basket. Tre anni fa si ammala del linfoma di Hodgkin. Una lunga terapia, la preghiera, la speranza, e oggi Antonello è guarito. Ha scritto un libro che narra la sua vicenda. Titolo: Non sono ancora una foto sopra una lapide! Titolo che è nato vedendo la faccia di coloro che si rapportavano a lui, sapendo del suo male. "Mi vedevano già morto" racconta De Giorgio. Che dice altre cose che condivido. E una in particolare: "Giocavo anche mentre facevo la chemio. Era un segnale importante, soprattutto per le mie figlie che dovevano vedermi vivo."
Un genitore ha questa grande responsabilità. Non deve nascondere il soffrire ai propri figli, ma deve dimostrare che lo si può affrontare. Compito arduo. Ma essenziale.
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