Mi giungono, graditi, gli auguri pasquali del mio amico poeta Arnaldo Bianchi, sotto forma di due poesie. Arnaldo quasi si scusa, scrivendo: "Sono due poesie come sempre un po' malinconiche, nonostante il clima di festa." Le regalo anche a voi.
Voci che vanno
voci che restano
come passi tra gli alberi
come ombre nei cortili.
Quello che accade si farà
orma, ricordo e poi scia
svanendo?
O, inevitabilmente,
quello che è accaduto
ricadrà su di noi in eterno
senza mai oblio?
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