Quando siamo felici non stiamo lì a fare tanti ragionamenti, come è giusto che sia: ci godiamo la felicità, sperando che duri. Ma poi passa, e allora è opportuno domandarsi il perché, e cercare di scoprire le ragioni, i segreti di quell'alchimia che, misteriosamente, ci fa passare dalla tristezza alla gioia ma -ohimè- anche e facilmente dalla gioia alla tristezza. Domandarsi come mai certe convinzioni (sto bene, non ho problemi economici, ho un buon lavoro, le persone a me care stanno bene) a volte reggono la felicità, altre volte non bastano. Credo che le due colonne d'Ercole, sopra le quali poggia l'architrave della nostra felicità, siano l'autostima e una giusta causa per cui lottare.
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