Domani avrò poco tempo per scrivere, e allora anticipo ad oggi, anche se l'onomastico del mio amico Arnaldo Bianchi, poeta, sarà domani, 10 febbraio. E voglio fargli gli auguri utilizzando, come regalo, in realtà un suo regalo, cioè una sua poesia. Conosco Arnaldo dalla metà degli anni Novanta. Il mio primo articolo su La Prealpina (28 marzo 1996) e propria un'intervista a lui, in occasione dell'uscita della sua terza raccolta di poesie, 'Paesaggi inattesi' (L.V.G.). E proprio da questa raccolta traggo una poesia, come al solito senza titolo, datata gennaio '93.
Ha innumerevoli gobbe il vento
sulla sua strada:
un vicolo, un dosso, un fitto intrico di rami.
La pianura è un miraggio prima
e poi un premio
in cui liberamente scivolare
e pigramente perdersi
come in un lago, come nella noia
o dentro il sonno.
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