Qualche volta mi capita, mente cammino o corro, di captare una frase di un dialogo, una frase per certi versi 'illuminante' o interessante. Così ieri, dalle parti di Fogliaro, ho incontrato quattro persone, sulla settantina. Ovviamente, data l'età, ho capito subito che parlavano di malanni, disgrazie, morte. Tre donne e un uomo. E l'uomo ha detto, a voce alta, come per rimarcare un concetto chiave: "Dobbiamo vivere come se fossimo eterni. Quello che capita capita." L'ha detto un paio di volte. Come dire: inutile pensare alla morte, quando arriva arriva. In fondo è la soluzione che la gran parte delle persone normali e sane fa: si vive, tanto quando ci siamo noi lei non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Ma già questo l'aveva detto un saggio antico. Se vogliamo rovinarci l'esistenza, continuiamo a riflettere sulla morte, sulla sua imminenza, sulla sua villania, sulla sua imprevedibilità. Se vogliamo vivere, senza regalarle vittorie anticipate, viviamo e basta: come se fossimo eterni.
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