Pur essendo varesino doc, amante delle tradizioni locali, poeta dialettale, pur avendo scritto parecchi libri su Varese ed elogiato la nostra terra in mille modi, non riesco ad appassionarmi al falò di Sant'Antonio. Non considero irrinunciabile la partecipazione. Sarà perché i miei genitori mi hanno portato forse una volta sola, sarà perché le rare volte che sono sceso la sera del 16 gennaio sono rimasto imbottigliato in fondo a via Carrobbio, sommerso dalla ressa, e del falò ho visto una luce lontana e nessun calore....fatto sta che anche ieri sera non ci sono andato. Però ho cercato sulle cronache varesine notizie, e pare certo che -almeno sino al 1903- non si fa cenno di un falò alla tradizione festa di sant'Antonio, che invece è presente senz'altro nell'Ottocento (vedi Cronache Maroni). Vorrà dire che quando sarò famoso, e verrò invitato fra i notabili che accendono la catasta di legna, bè, allora ci andrò senz'altro!
in foto: falò a Lizzola
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