E' vero, a volte ce la raccontiamo. Cioè imbellettiamo la realtà, ne vogliamo vedere gli aspetti migliori, le evoluzioni più positive, siamo ottimisti per partito preso, il tutto per ammorbidire l'ansia che ci regala la vita. E' vero, e sono convinto che se non si eccede, se non si scappa dalla realtà (al massimo si prendono un attimo le distanze), questo è il sistema più indolore per trascorrere il quotidiano spazio che si separa da un'alba ad un tramonto. E così è per la fede: ce la raccontiamo...Un po' come a teatro, indossiamo i panni dell'uomo di fede. Soprattutto la domenica. Uso il plurale ma dovrei parlare per me. Perché se davvero credessi, non userei il mio tempo per scrivere quanto ho scritto.
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