Mio padre ha sfiorato per un pelo la Seconda Guerra Mondiale, io per un pelo il Sessantotto. Ma, col mio carattere, non sarei comunque stato sulle barricate. Ieri ho visto il film 'Il grande sogno', ricordi e gesta di quel tempo, sul finire degli anni Sessanta. Film che mi ha lasciato la nostalgia di azioni che non ho compiuto (non alludo certo al terrorismo, alla degenerazione di quegli ideali, alla violenza eccetera), la nostalgia di una giovanile idealità che fa sempre piacere vedere, ma che è dura da concretizzare. Non ho cambiato il mondo. Cerco almeno di far sì che il mondo mi cambi (in peggio) il meno possibile. Passandomi con una certa apprensione le mani nei pochi capelli rimasti, mi consolo nella convinzione che c'è rivoluzione costruttiva, c'è ardore sessantottino anche nel più silenzioso, invisibile, quotidiano, banale gesto di umanità.
Nessun commento:
Posta un commento