Come non mi piace la neve rovinata dalle impronte, così non amo dover ammettere che sto antipatico a qualcuno. Ma è così, e con l'età m'accorgo che tale numero di 'nemici' è superiore alle mie aspettative. Non essendo un leader carismatico, non genero amore e odio, ma al più simpatia e antipatia. Nella mia visione troppo ottimistica del mondo, ho sempre cercato di non farmi nemici e, in aggiunta, di non vederne. Poi ho imparato a leggere i sorrisi, arrivando a tradurre (credo con poco margine di errore) un sorriso sincero da uno artefatto, sinceramente critico verso di me. Non mi avventuro ad immaginare le ragioni di tale antipatia: ci giocheranno l'invidia, il mio carattere, forse basta la mia faccia per certe antipatie a pelle. Nè sto qui a dire che mi piacerebbe che mi si dicessero le cose in faccia: certe verità sono pugnalate che è meglio non ricevere. E' così per tutti. Credevo di essere un'eccezione. Non era eccezione, era solo illusione.
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