E dopo Scipione, ecco Bof l'africano. L'amico Roberto è un po' come San Tommaso, deve toccare con mano, vedere di persona. E allora, dopo Pechino, lo troviamo in Burundi, con la sua telecamera e il suo bisogno di esserci. Senza dubbio avrà trovato il modo di fare del bene, come suo stile, ma soprattutto si sarà lasciato provocare dalla vita, che su di lui con rimbalza come contro un muro di gomma. Roberto è più simile a una spugna, a una di quelle carte assorbenti che si usavano ai nostri tempi, quando alle elementari si scriveva con pennino e inchiostro.
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