Vorrei dire una cosa ai miei coetanei, diciamo a gente fra i 50 e i 55 anni. Non abbiamo più tutta la vita davanti. Nè metà. Se tutto va bene ci resta un quarto, perché gli altri tre li abbiamo già bruciati. Certo, noi ci diciamo che si vive alla giornata, che non si fanno certi calcoli eccetera, e in cuor nostro speriamo di vivere più di cent'anni, ma statisticamente e ragionevolmente ci resta un quarto, parte del quale non proprio entusiasmante. Al che, se abbiamo qualcosa da fare, facciamola al più presto. Direi subito. Qualcosa che ci tolga qualche rimpianto senza regalarci rimorsi, o rimorsi di intensità inferiore alla sofferenza di rimpianti inguaribili.
Coraggio.
Annusare in perfetta e melanconica inattività l'odore della vita che brucia non è un buon affare.
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