Rifletto su un proverbio siciliano, che dice: "Acèddu nna 'aggia o canta pi' stizza o canta pi' raggia' e cioè : "L'uccello in gabbia o canta per stizza o canta per rabbia"...già, noi quando sentiamo cantare un canarino in gabbia diciamo: 'To' come è felice, canta alla primavera..." e magari lui canta, sempre, la sua disperazione per quella vita reclusa. Per dire che a volte ci si inganna, ottimisticamente si pensa una cosa che non corrisponde alla realtà. E così penso anche alle tante 'gabbie' che fanno della nostra vita una vita reclusa, o impaurita, come quando ci si perde in un bosco. Ma siccome sono ottimista per natura, penso anche al poeta dialettale della Val Ceresio Nino Cimasoni e alla sua bellissima poesia 'A un legurìn'; descrive la morte di un uccellino in gabbia e finisce: '...ma io penso ai tuoi allegri, ai tuoi improvvisi, come quando, in una spanna di prigione, ti bastava un pezzetto di cielo, un raggio di sole, per portare la primavera sul balcone.'
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