Si stava pranzando ieri, domenica. Qualcuno ha lodato alcuni lati, a suo dire positivi, del mio carattere. Una mia figlia, tornata da poche ore dall'Inghilterra, dopo gita scolastica, ha fatto però notare che vorrebbe un padre più 'severo', perché a suo dire quella severità l'aiuterebbe ad essere più sicura, forte (non ricordo bene l'aggettivo). Naturalmente la cosa mi ha colpito. Ma per la verità tale affermazione andava in sintonia con un mio pensiero, da tempo elaborato. Credo di essere stato e di essere più valido come prof che come padre. Come prof ho sempre pensato che fosse giusto declinare poche ma chiare regole, da far rispettare, anche a costo di urla e uso del fischietto; come padre ho sempre pensato alla necessità di chiarire poche ma precise regole, da far rispettare con il dialogo, con l'esempio, evitando se possibile i metodi scolastici. Ascoltata la frase di mia figlia, debbo probabilmente ricredermi.
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