Prima una correzione: nel post sottostante ho scritto che Guido Morselli chiamava la pistola'la sorella dall'occhio nero', ma devo aver sbagliato, perché credo sia 'la ragazza dall'occhio nero'. Cambia poco. E resto su Morselli. Sono contento di sapere che anche per lui lo scopo della vita era la ricerca della felicità. Tanto che è stato scelto questo titolo, come tema poer gli aspiranti scrittori del primo concorso 'Morselli'. A mio parere la ricerca (e la conquista, mai definitiva) della felicità hanno a che fare con la semplicità. Con l'accontentarsi. Con l'ammettere un limite, una dipendenza, una 'povertà' della nostra intelligenza. E', questa mia, una felicità facile, semplice, elementare, bambina come può definirsi la gioia dei miei alunni della Vidoletti (foto)? Forse, chissà, magari, ma (in tutta sincerità) la distinzione mi interessa poco: mi basta essere felice.
Nessun commento:
Posta un commento