Apertura, a Villa Recalcati, del Convegno su Guido Morselli, scrittore non vincente (almeno da vivo), uomo tutto sommato, da quello che ho potuto sapere, non molto felice. Quindi genio, perché sovente la genialità non collima con la felicità. Ecco la sua famosa Lancia, auto che spesso compare in compagnia del suo padrone, in fotografie ormai storiche. Per quel poco che so, sono certamente più le differenze che le consonanze fra noi due. Eppure mi sento suo fratello, nel desiderio costante e a volte pressante di mettere nero su bianco la propria vita, nelle forme letterarie più diverse. Guido era colto, leggeva come un matto, di tutto, curioso e inappagato. Ciò traspare con evidenza nei suoi libri, che sono libri che nascono da altri libri, ovviamente non nel senso di copiare, ma di succhiare la linfa creativa, la sostanza, dalla vita di carta. Per me è esattamente il contrario: scrivo della vita in carne ed ossa.
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