Alcune mattine, anziché impiegare 5 secondi per saltare fuori dal letto, mi attardo e penso. Ah, il pensiero! Questo vizio della mente, questa supponenza di voler interpretare il Mistero! Penso e allora l'operazione della discesa dal letto si blocca. E per riprendere il verso giusto della vita devo buttarmi fuori come se rotolassi dentro la vita, come se scendessi a valanga verso la giornata. Mi lascio andare. Senza pensare. Poi (per me, spesso, sono le campane delle 8.30) succede qualcosa che mi ricorda che, forse, tutto ha un senso.
nella foto: la cella campanaria della piccola chiesa di Torba
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