Credo di essere uno specialista nel fabbricare ottimismo, nel rimandare indietro l'ansia che ti prende, quando la vita ti regala fatica. Però ho anch'io i miei limiti, e allora l'ansia sale. Di solito, per un genitore, sono i figli il motivo delle preoccupazioni più aspre. Ero nello stato di assenza di ottimismo, quando mi è giunta via mail una poesia del mio amico poeta Arnaldo Bianchi (in foto, con Silvio Raffo). Una poesia che ho capito molto bene.
Che fatica camminare tra le parole/quando non si ha nulla da dire,/che fatica fingere di amare/quando non si ha nulla da dare,/che fatica vedere/quando non si vuole guardare,/che fatica sperare, che fatica scoprire/la vita, nostra comunione dei silenzi/nell'oscillare libero dei giorni.
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