Preferisco essere criticato per l'eccessiva banalità di ciò che scrivo, piuttosto che per una incomprensibile 'profondità'. E fra le banalità che ho da scrivere, questa: stamani, domenica, suonavano alle 8.30 campane a festa, ero già felice di mio e le campane -per tutta una serie di ragioni- hanno completato il bel quadro. Ma ho pensato (dato il gran clamore dei bronzi): "Se qualcuno ha fatto una notte in bianco e, con pena, è riuscito ad addormentasi all'alba e le campane lo svegliano..." Credo sia importante, in ogni situazione, cercare di leggere con gli occhi di tutti, perché (come ho già scritto) anche l'immagine più poetica (le rondini che sfrecciano in un tramonto di primavera), letta dalla parte dei moscerini, non è poi così idilliaca. Nella foto, le campane di Biandronno.
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