sabato 30 agosto 2008
Faccia da prete
O protagonisti o nessuno
Bene, sì, mi sta bene, anche se aggiungo due cose:
1) questa è una bella frase, poi declinarla nella vita è tutta un'altra cosa, perché è assai difficile scrutare fra le nebbie della vita qual è, con chiarezza, il proprio destino.
2) circa il fatto di non essere primi, per quel poco che conosco Cl mi pare invece che la tendenza sia a valorizzare chi riesce, a dar peso ai numeri, al successo anche mondano....mi posso sbagliare, si capisce, e del resto in questa aspirazione alla gloria anche terrena mi posso considerare in un certo senso ciellino.
Ps In foto Padre Mauro Serragli, missionario comboniano, a mio avviso un protagonista (oltre che amico)
Ultima fatica letteraria
giovedì 28 agosto 2008
Un sito web coi baffi
mercoledì 27 agosto 2008
Dubbi
Questa è Luino, che ho fotografato con grande zoom dalla cima del Campo dei Fiori. Immagine sfocata, che ben si addice al tema del dubbio. Parlo spesso dei miei dubbi di fede, e qualcuno potrebbe pensare che ho vezzi da intellettuale che non ha niente da fare. Errato. Ad esempio ieri, pedalando sul Sasso di Gavirate, mi ripetevo, per l'ennesima volta: "Ma allora, è Dio che ha creato l'uomo o è l'uomo che ha inventato un dio?" Ma non ho più l'età per divagare in disquisizioni teologiche. Dopo 52 anni di pensiero e di esperienza in un ambiente cristiano-cattolico, la mia opzione fondamentale, alla fine, va sempre nella direzione di un Dio creatore. Però il dubbio ronza dentro, come una mosca fastidiosa. E però oramai non è più il tempo, stando comodamente seduti, di immaginare un mare in tempesta e tutti i modi per potersi salvare e magari anche la bellezza di morire annegati; ora è il tempo di trovare, e subito, l'asse di legno sopra il quale aggrapparsi, per non finire fra i pesci.
lunedì 25 agosto 2008
Niente foto
No, probabilmnente non metterò sul libro nessuna mia foto, né quella sotto né questa....prima pensavo di spararla a tutta pagina in quarta di copertina, poi ho pensato ad un formato più ridotto e ora sono dell'avviso che l'autore debba mettersi da parte, scomparire, lasciar parlare solo le parole scritte. La copertina di CICALE AL CARBONIO sarà grafica, non invadente, realizzata da mia figlia Valentina, l'artista di casa, che ha sudi di fotografia e di grafica alle spalle. Al 99% il mio nuovo racconto verrà presentato venerdì 19 settembre, ore 21, sala dell'ex Liceo Musicale vicino alla chiesa della Motta, nell'omonima piazzetta.
Per non mettere la foto, lo ammetto, ho dovuto fare un tuffo nella piscina dell'umiltà, lavando il più possibile rimasugli narcisistici. E non è detto che poi, alla fine, non ritorni sulla mia decisione. Quindi non mi sbilancio.
mercoledì 20 agosto 2008
Quarta di copertina
Bene, questa potrebbe essere l'immagine che metterò in quarta di copertina del mio romanzo breve. Non so ancora se si intitolerà LA GRANDE FATICA oppure CICALE AL CARBONIO. Non so ancora se verrà presentato durante la settimana dei Mondiali di ciclismo o la settimana prima oppure a ottobre. Manca ancora la copertina, ma almeno l'ho finito. E tutto sommato mi soddisfa. Protagonisti: Beatrice. Marco e la bicicletta. E poi tant'altro, compresa una grande sfida sulla salita del Campo dei Fiori. Ma non si pensi che sia un romanzo breve che può interessare solo gli amanti della bicicletta. Niente affatto. Scorrono due vicende parallele, ma altro non aggiungo.
sabato 16 agosto 2008
Lorenzo, gentiluomo
venerdì 15 agosto 2008
Ferragosto
Tradizione rispettata. Dal 1996 a Ferragosto sono in bici al Campo dei Fiori, per la Messa al campo, organizzata dagli alpini di Varese. Prendo il mio cappello e via. Quest'anno, poi, ho avuto la gradita sorpresa del carissimo amico padre Mauro Serragli, vecio anche lui, che si è fatto prestare il cappello dall'altro amico Dimitri Simeoni (autore della foto) e così eccoci insieme. Mi ha fatto un bel regalo. Io tiro fuori il cappello alpino una sola volta all'anno, per questa occasione. Non sono un gran lavoratore come alpino, apprezzo molto le tante opere di solidarietà che i veci e i bocia varesini mettono in campo. Io resto ai margini, preferisco dare una piccola presenza in tanti ambienti, piuttosto che buttarmi a testa bassa in uno solo, giocando lì tutto il tempo libero a mia disposizione. Forse sbaglio, non lo so. Comunque ringrazio di cuore gli alpini della mia città, che mi regalano questa Santa Messa alle Tre Croci, più in alto possibile.
domenica 10 agosto 2008
Invidia n° 2
M'è venuta in mente un'altra categoria di persone che invidio: i coraggiosi. Un po' di prudenza è saggezza, ma quando è troppa diventa pavidità. E io sono lì, sul limitare, al confine, on the border line: un po' pavido un po' prudente, un po' saggio un po' codardo. Vorrei mostrare il petto alla Braveheart ma si vedrebbero, ohimè, pochi peli e pettorali piuttosto striminziti.
Dimenticanza

La villa del Pirata (e di Luisa)
Può apparire strano che un pirata (in questo caso Riccardo Prando, il Pirata del Brinzio) scelga di sistemarsi in una bella villetta, insieme alla moglie Luisa, tradendo le navi e le battaglie. Ma gli anni passano anche per Ric, che vede finalmente realizzarsi il sogno di una casa nuova di zecca, sulla terraferma di Brinzio. Eccolo, con comprensibile orgoglio, davanti alla edificanda magione, giunta ormai al tetto. Bravo, Riccardo, e vedrai che con i soldi del tuo nuovo libro (in uscita nel 2009) salderai tutti i tuoi debiti.
venerdì 8 agosto 2008
mercoledì 6 agosto 2008
White oleander
Ultimamente amo molto vedere film. Ne vedo circa uno al giorno, media per me altissima. Di recente ho gustato 'White oleander' con una Michelle Pfeiffer strepitosa. E soprattutto bella. Insieme a Sharon Stone, è fra le donne più belle, naturalmente secondo me. Amo i film perché messaggio completo, parole, musica, immagini. In un paio d'ore raccontano una storia che può lasciare il segno. Per i libri ci vuole molta più pazienza, e questo nostro tempo non ci educa alla pazienza, virtù rara quanto essenziale. Forse per questo io scrivo storie brevi, racconti lunghi o romanzi brevi, non più di ottanta pagine. O forse è solo perché non sono in grado di scrivere storie di maggior respiro.
In foto, l'oleandro bianco, padrone del giardinetto sotto il mio balcone.
Invidia
Mi sono fatto l'idea che l'invidia sia un peccato prettamente femminile. Noi maschi ci illudiamo che le attenzioni femminili siano indirizzate a noi, in realtà spesso la donna ha un diverso obiettivo: suscitare l'invidia di un'altra donna. Ciò premesso, ho cercato di capire di quali categorie io fossi invidioso. Sì, invidio chi sa essere generoso senza dare l'impressione di dibattersi all'interno di un buon proposito morale. Chi sa essere generoso perché dovrebbe essere naturale volere il bene dell'altro e quindi spartirsi i beni. In sommo grado, invidio chi sa essere generoso senza cadenze da primo della classe. So che stiamo sfiorando la perfezione, ma credo che debba essere spesa bene la propria dose di invidia.
La foto è per dire che, per contro, non invidio affatto chi ha una bici da corsa migliore della mia Decathlon gialla. In genere non invidio mai chi ha più beni di me.
Gruppone Shalom
sabato 2 agosto 2008
Riecco don Angelo
Grazie, Marco
L'amico giornalista Marco Giovannelli ha messo fra i blog amici del suo blog il mio, la qual cosa mi lusinga. Appena sarò in grado di aggiungere link a questo blog, metterò senz'altro quello di Marco, che comunque invito a visitare www.marcogiovannelli.it
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